Viaggi in Europa
Pietro I di Russia, detto il Grande (1672-1725), amava viaggiare per l’Europa per osservare da vicino i sistemi di governo, le tecniche militari, le innovazioni tecnologiche e l’organizzazione degli altri Stati.
Questi viaggi avevano un obiettivo preciso: importare in Russia le conoscenze europee per modernizzare il Paese e renderlo una grande potenza.
Tra gli aspetti che portò in patria vi furono:
- Tecniche militari moderne e riorganizzazione dell’esercito.
- Nuove competenze navali, acquisite soprattutto nei Paesi Bassi e in Inghilterra.
- Modelli amministrativi europei, con maggiore centralizzazione e razionalizzazione dello Stato.
- Influssi culturali occidentali, dall’abbigliamento alla vita di corte.
Assolutismo
Pietro il Grande incarnò un modello di monarchia assoluta in Russia:
- Centralizzò il potere nelle mani dello zar, riducendo l’autonomia della nobiltà (boiardi).
- Riorganizzò lo Stato in senso burocratico e militare, secondo modelli europei.
- Fondò San Pietroburgo (1703), nuova capitale e “finestra sull’Europa”, simbolo della modernizzazione russa.
Il suo governo fu quindi una sintesi di assolutismo tradizionale e innovazioni importate dall’Occidente.